Il Mercato Centrale di Firenze, dove tradizione e innovazione si incontrano.

Ci sono luoghi che ci entrano nel cuore e che consideriamo “casa”, anche se non coincidono con la nostra dimora. Non a caso l’espressione “sentirsi a casa” è propria di un sentimento di fiducia verso un luogo. I luoghi del cuore non li scegliamo, ma ci scelgono e quando accade è come una scintilla che non si può comandare.

Il Mercato Centrale è indubbiamente il mio luogo del cuore a Firenze. Il primo luogo dove mi sono sentita a casa in questa città.

Non ho mai visitato Firenze da turista, mi ci sono trasferita direttamente per lavoro e questa è stata la mia fortuna. Ho imparato a conoscerla giorno dopo giorno, senza la fretta di visitare subito gli angoli più noti, ma molto curiosa di scoprire quelli che mi avrebbero fatto battere il cuore. Avete presente di che sensazione parlo?

A distanza di un anno dal primo articolo su Firenze, il blog ospiterà più frequentemente articoli dedicati alla città. Ho deciso di iniziare dal mio luogo del cuore, a partire dalle pagine dei miei taccuini.

Uno sketch veloce del Mercato Centrale, sul mio taccuino Claire Fontaine, realizzato con una Kaweco Sport inchiostro Visconti marrone.

Ho scoperto il complesso architettonico del Mercato per caso. Un giorno, percorrendo una delle strette stradine del Mercato di San Lorenzo, la mia attenzione è stata catturata da uno strano edificio: monumentale, rigido e “freddo“, “piazzato” come per sbaglio a ridosso di una piazza, un edificio che non aveva nulla a che vedere con i palazzi intorno. Da quel giorno ci sono tornata infinite volte.

L’EDIFICIO E LA SUA ORIGINE.

L’edificio fu progettato nel 1874 da Giuseppe Mengoni, in una zona ricca di strette viuzze, che venne quindi liberata per dar vita alla piazza che oggi ospita la struttura. L’ispirazione nasce dalle Halles parigine e anche i materiali utilizzati (vetro, ferro e ghisa) sono quelli propri del classico stile architettonico di metà Ottocento. Le finestre molto alte gli conferiscono un aspetto luminoso e illudono di trovarsi in un mercato all’aperto.

Quando vidi per la prima volta il Mercato Centrale, pensai che si trattasse di un edificio totalmente riqualificato. Immaginai un’ex fabbrica o un vecchio magazzino industriale. Ed invece nacque proprio per ospitare un mercato coperto, dopo la distruzione del Mercato Vecchio di Firenze, dove oggi sorge Piazza della Repubblica.

Ancora oggi basta visitare il piano rialzato per notare come la disposizione dei banchi di prodotti alimentari non è casuale e segue un ordine in perfetta armonia con le navate del fabbricato.

L’architettura del Mercato vista dalla sala interna al primo piano.

IL MERCATO CENTRALE OGGI.

Oggi, con 3000 mq di superficie, è il mercato coperto più grande di Firenze e si trova proprio nel cuore della città. Il piano terra dell’edificio è ancora oggi adibito a vero e proprio mercato coperto, con diverse bancarelle di carne, formaggi, frutta, verdura, ma non mancano anche pescherie, fiorai e venditori di frutta secca.

Nel 2014, grazie al progetto Mercato Centrale, lo spazio è stato riqualificato, conservando però l’essenza dell’architettura e le sue origini. In quell’occasione è stato riaperto il primo piano del complesso, che oggi ospita diverse botteghe di prodotti culinari e quindi permette di fermarsi a pranzo, cena e a qualsiasi ora del giorno, fino a mezzanotte. Il progetto grazie al quale “si riscopre la funzione storica del mercato come luogo di destinazione, di incontro e di scoperta, aperto alla città in un dialogo costante con il tessuto urbano”, ha avuto origine proprio a Firenze e solo dopo si è esteso alle città di Roma e Torino e presto arriverà anche a Milano.

Dalla pagina di un mio taccuino: schizzo di una pausa pranzo al Mercato Centrale.

L’idea nasce per mettere al centro la figura degli artigiani del gusto e i prodotti del territorio dove viene ospitato, dando spazio anche a momenti ed eventi culturali aperti a tutti.

L’esterno dell’edificio si ammira molto bene solo la sera, dopo le sette, quando i venditori di pellame, abbigliamento e souvenir del Mercato di San Lorenzo, chiudono le loro bancarelle di legno e si ha una visuale completa sul fabbricato.

Qui si respira innovazione, creatività e internazionalità. Trovo che sia l’ambiente fiorentino dal carattere più metropolitano. Entrare in questo luogo è come uscire per un attimo dalla Firenze più tradizionale.

LA SCUOLA DI CUCINA LORENZO DE’ MEDICI.

Il Mercato è il luogo ideale per chi ama il cibo ed è anche la cornice perfetta per una scuola di cucina. Proprio qui infatti c’è la  Scuola di Cucina Lorenzo De’ Medici, che mette a disposizione, ogni mese, diversi corsi dai 65€ ai 90€ per imparare le tecniche di preparazione delle più importanti ricette italiane: dal pane alla pasta, dalla carne al pesce.

I corsi, tenuti da chef professionisti e in cucine molto tecnologiche, non nascono solo per imparare delle ricette, ma anche e soprattutto per approfondirne l’origine e la cultura di appartenenza.

È possibile “assistere” ai corsi semplicemente accostandosi alla parete vetrata da cui sono visibili le 14 postazioni di cucina. L’effetto è molto scenografico e assisto spesso all’effetto “wow” che questo scenario genera agli occhi di chi visita il mercato per la prima volta.

La Scuola di Cucina Lorenzo de’ Medici.

LUOGO IDEALE PER GRUPPI DI VIAGGIATORI.

Il Mercato Centrale di Firenze è uno dei luoghi migliori per chi viaggia in gruppo. La formula proposta è infatti perfetta per mettere tutti d’accordo sul cibo. I posti a sedere, tra piccoli tavoli e lunghe tavolate, permettono di servirsi in maniera autonoma da una delle tante botteghe, mentre il servizio al tavolo è esclusivo per le bevande.

Questo luogo mi ha colpita fin da subito per il carattere inusuale rispetto al contesto storico fiorentino. È quel luogo che non ti aspetti nel bel mezzo del centro Rinascimentale, a pochi passi da luoghi storici come le Cappelle Medicee e la Cupola del Brunelleschi.

È un luogo a cavallo tra la tradizione e l’innovazione, in un perfetto equilibrio tra le due. La scoperta di questo spazio è stata una piccola svolta nel mio capitolo fiorentino e ha alimentato la voglia di raccontarvi altri luoghi insoliti di questa città Rinascimentale. Di una cosa, infatti, sono certa: camminando per Firenze bisogna sempre puntare lo sguardo in alto.

“Il «mistero dei tetti» di Firenze è tutto qui: essi sono, con la Cupola, quasi un «sacramento» che si fa specchio e diffusore della bellezza, della purità e della pace celeste!”
Giorgio La Pira

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