Dopo avervi parlato di Lipari e dei suoi splendidi paesaggi, oggi volto pagina, ma resto lungo la stessa rotta alla scoperta delle Isole Eolie, raccontandovi di Vulcano e della scalata al Gran Cratere.
Vulcano è l’isola ideale per ogni animo avventuroso e romantico. Chi la visita con estrema curiosità e voglia di scoprire non può che incontrare emozioni forti a contatto con la sua natura attiva.
La presenza di questa terra si fa sentire prima ancora di mettere piede sul porto. L’odore di zolfo arriva all’improvviso, invadendo naso e gola. All’inizio la sensazione non è delle più piacevoli, ma è il piccolo pegno da pagare se si vuole visitare l’isola. Una volta arrivati sulla terraferma, con la stessa velocità con cui è arrivato, quell’odore sparisce: semplicemente il naso si è abituato alla natura sulfurea di questo territorio.
Vista del porto di Vulcano dall’aliscafo in arrivo.
LA SCALATA AL CRATERE
Vulcano è un’isola che va scoperta ed esplorata per apprezzarne la vera natura. Grazie alla sua origine dovuta alla fusione di più vulcani, ci sono molte aree incontaminate e adatte ad attività come il trekking. Solo raggiungendo i punti più alti, infatti, si posso scorgere i panorami più belli sull’isola stessa e sul resto dell’arcipelago.
Sicuramente l’escursione da non perdere è quella che porta in cima al vulcano più grande, Vulcano della Fossa, con il Gran Cratere o Cono di Vulcano, dal diametro di 500 metri. Non sempre questi dati numerici rendono l’idea, ma l’escursione, di circa 3 ore tra andata e ritorno, è un susseguirsi di emozioni che fanno venire la pelle d’oca. Una volta arrivati in cima, la vista sul Gran Cratere lascia a bocca aperta.
Il Gran Cratere di Vulcano
Il percorso per arrivare non è pericoloso e si può affrontare senza la presenza di guide, ma bisogna comunque tenere conto del caldo, prediligendo le ore più fresche della giornata, soprattutto se si affronta l’escursione in estate. Il terreno è roccioso, ma non mancano le zone più sabbiose.
Arrivati al cratere la vista è un annebbiata dai vapori emanati dall’attività del vulcano. Dalla parte opposta, invece, c’è la suggestiva vista sul mare, sul centro abitato di Vulcano e sul piccolo cratere di Vulcanello, una lingua di terra attaccata all’isola.
Purtroppo i gas emanati in questa zona sono altamente tossici e anche l’odore di zolfo è molto più accentuato e pungente, motivo per cui una volta giunti in cima si è costretti a tornare indietro abbastanza velocemente.
Vista dal Gran Cratere: Vulcanello e Lipari.
Dopo l’ultima eruzione che risale alla fine dell’1800 il vulcano è rimasto comunque attivo, con fenomeni come le fumarole, getti di vapore molto caldo in superficie o sott’acqua, e i fanghi sulfurei.
Un piccolo consiglio: prima di iniziare la scalata, entrate in uno dei bar vicino al porto e acquistate un arancino siciliano da gustare in cima al cratere.
I FANGHI VULCANICI E LE PISCINE GEOTERMICHE
Una volta tornati dal trekking, non mancano le attività rilassanti offerte dall’isola.
La maggior parte dei visitatori, infatti, si reca a Vulcano soprattutto per la presenza di fanghi vulcanici naturali, generati dalla natura sulfurea dell’isola. Questa attività ha riscontrato successo grazie alle proprietà terapeutiche dei materiali di questa terra, così negli anni è nato anche il complesso delle piscine geotermiche.
La struttura, chiamata Oasi della Salute, offre un vero e proprio percorso in 3 piscine con acqua a temperature diverse, da cui trarne beneficio grazie alla ricchezza di sali minerali. Il percorso parte da una prima piscina con acqua a 25°C (Ginestra), passa per la seconda piscina con acqua a 32°C (Gelsomino) e finisce con una piscina a 35°C (Zagara).
L’unicità di un percorso come questo, nonostante l’artificialità della struttura, è quella di avere a pochi passi la natura incontaminata, che domina sempre la scena, a qualsiasi ora del giorno. Con il calare del sole, le zone più alte dell’isola, poco o per nulla abitate, si fondono con il cielo, quasi scomparendo.
LE SPIAGGE SELVAGGE E I GIRI IN BARCA

Lungo la costa di Vulcano, durante un giro in barca.

Sul molo di Vulcano.