Lisbona è stata la seconda tappa del mio tour in Portogallo, dopo Oporto. La ricordo come una città molto movimentata e animata, di giorno come di notte; differente della sorella del Nord, più intima e composta. Anche qui non mancano i vicoli stretti che si sviluppano su diversi livelli, ma si respira un’aria meno introspettiva. Ho trovato Oporto un’ottima meta per anime solitarie, mentre Lisbona una tappa obbligata per viaggi in compagnia.
Luce abbagliante e soffusa, strade deserte e affollate, underground ad alta velocità e tram a passo d’uomo. Pronti a scoprire tutti i volti di Lisbona?
Io e le mie compagne d’avventura abbiamo lasciato Oporto dalla stazione di Campanha in direzione Lisbona Apolonia. Purtroppo la campagna che si estende nei 300 km che collegano le due città non è per niente paesaggistica e anche le due periferie che introducono i centri non sono accattivanti. Il viaggio per fortuna è durato appena 3 ore, sfruttate per lo più a consultare la guida cartacea e a compilare il mio taccuino di viaggio.
Nella nuova meta abbiamo alloggiato in un appartamento molto confortevole (Cozy Flat with Terrace) nella zona strategica di Bairro Alto, da cui ci siamo spostate sempre a piedi o con lo storico tram Eléctrico 28, un’esperienza che non potrete tralasciare. Non aspettatevi i tram veloci delle metropoli, prendetelo più come un giro panoramico della città. Oltre ad essere molto lento, infatti, spesso si ferma e riparte con tutta tranquillità, quindi non è affidabile in caso di corse all’ultimo minuto. Fidatevi piuttosto delle vostre gambe e di comode sneakers ai piedi.
A proposito di scarpe comode, vi ho già accennato che Lisbona si estende su più livelli? Grazie alle numerose stradine composte da larghe scalinate potrete spostarvi da un quartiere all’altro completamente a piedi. Io e le mie compagne di viaggio abbiamo preso la metropolitana e il tram solo per le emergenze; è stato piacevole scoprire la città semplicemente perdendosi nei quartieri.
Anche qui le singole case sono meraviglie a cielo aperto, con gli immancabili azulejos che sono stati il leitmotiv dell’intero tour. A differenza di Oporto, dove questi erano solo decorazioni di maestose facciate, qui a Lisbona ho trovato anche singole mattonelle incastrate tra vecchie pareti cementate, che riportavano messaggi e illustrazioni. Se avete voglia di portare a casa un “pezzo” vero di Portogallo, evitate quei souvenir poco autentici che sono gli stessi in tutto il mondo e spendete qualche somma maggiore per antichi azulejos venduti in numerosi mercatini d’antiquariato. Qui ne troverete tantissimi e la scelta sarà talmente ampia che perderete le ore nei negozietti, quindi occhio all’orologio.
Dopo aver visto così tante mattonelle colorate, io ho apprezzato molto la visita di una piccola mostra dedicata a questa affascinante decorazione, che fu importata dalla cultura araba. La mostra si trova nel Castello di S.Jorge, nella zona più alta della città e il biglietto comprende l’intero percorso.
Nello stesso complesso monumentale, dove antiche mura vi riporteranno alla storia più antica della città, potete ammirare Lisbona dall’alto, grazie a diversi miradora che vi permetteranno di avere una visiona della metropoli da una prospettiva totalmente diversa.
Questa città è talmente complessa che forse ve ne accorgerete proprio qui, arrivati nel punto più alto, dove si può finalmente vedere nel suo insieme. Ricca di arte e storia, conserva la sua bellezza nel connubio indissolubile tra antico e moderno. Un mix che la rende diversa da tutte le altre metropoli europee.
Il castello è forse la migliore meta da cui iniziare a scoprire la città, così come la migliore stazione da cui “salutarla”. La visione d’ insieme è spesso un perfetto inizio o una perfetta fine: in qualche modo completa.
Visitate i luoghi sacri, iniziando dalla Cattedrale Sé. Ho trovato questo scorcio molto particolare perché la visione della cattedrale è preceduta da quella di una chiesa minore. I numerosi chioschi di bibite che sono stati piazzati di fronte, rendono questi due complessi molto turistici, per questo penso valga la pena spendere qualche minuto nella perlustrazione dell’interno. Un altro monumento da non perdere è il Convento do Carmo, nella piazza omonima, che con il tetto ormai inesistente ricorda alla città e ai suoi visitatori il terremoto del 1755. Purtroppo non ho avuto la possibilità di visitarlo nella sua parte archeologica, perché mi trovavo nei dintorni di domenica, unico giorno di chiusura.
Se invece amate le piazze e gli ambienti urbani spaziosi, restate nei quartieri Rossio, Chiado e Baixa. Recatevi quindi presso le due principali zone di raccolta: Plaça Dom Pedro IV e Plaça do Comércio. La prima, conosciuta anche con il nome di Rossio, decisamente molto più piccola e circondata da bei palazzi, concentra la parte più bella nel punto centrale, dove c’è una fontana e una statua. Da questo punto si può ammirare in lontananza la punta più alta del Castello di S. Jorge.
La seconda è affascinante per la sua estensione e per il fatto che termina su una veduta aperta verso il fiume Tago. Arrivando dalla via Augusta e lasciandovi alle spalle l’Arco di Trionfo, infatti, troverete di fronte a voi uno splendido panorama dove, all’orizzonte, l’azzurro del mare si fonde con quello del cielo. A questo quadretto pittorico si aggiungono le barchette bianche galleggianti, i gabbiani e in lontananza il Cristo Rei.
Le due piazze sono collegate da diverse vie, quella Augusta è la principale, ma ne esistono di secondarie molto belle come la via Aurea, lungo la quale vi imbatterete nello scenografico Ascensore panoramico di S. Justa. Sicuramente la visita e la vista meritano entrambe, ma se come me avrete pochissimo tempo, non vale la pena fare la lunga coda che si trova praticamente a tutte le ore. Come ad Oporto, infatti, anche a Lisbona sono molto comuni i punti alti da cui ammirare diversi panorami, quindi ne troverete tanti e assolutamente gratuiti.
Voglio terminare questo articolo proprio con la mia visione di questi punti più popolari e urbani, lontani dalla “vita” più caotica e frenetica. Io ho trovato la tranquillità di ammirare splendidi panorami tra i quartieri di Mouraria e Alfama. Il primo è lo stesso dove trovate il castello, il secondo ne è l’estensione ed è il quartiere più antico della città.
Passeggiando per le vie in salita e discesa e rimanendo sempre verso il lato del fiume, abbiamo trovato diverse terrazze panoramiche e tra le esperienze più sentite di tutto il viaggio ci siamo imbattute in un duo di artisti di strada che ci hanno incantate con la loro musica poetica.
Questo momento magico era coronato da uno scorcio intriso dell’azzurro del mare e di una particolare luce bianca intensa, di quella che ti costringe a chiudere gli occhi. Forse è proprio questo il modo più bello di ascoltare la musica e ritornare a quei momenti: ad occhi chiusi.
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato. (Edgar Allan Poe)
Grazie per questo magico viaggio tra i cieli e il mare di Lisbona……
Grazie a te Giovanna,
continua a seguire i miei racconti. Arriverà presto un nuovo articolo sulle due ultime tappe del Portogallo.
Curiosa di scoprirle?
Grazie per questo racconto. Penso proprio che quest’estate sceglierò il Portogallo come metà delle mie vacanze.
Grazie Alfredo, mi fa piacere che le mie righe ti abbiano ispirato. Buon viaggio.