Chi è il carnettista?

Il Nuovo Devoto Oli ha introdotto molti neologismi nell’edizione 2021 del dizionario della lingua italiana. Come viene precisato sul sito ufficiale, non si tratta di “un semplice dizionario, ma di un vero e proprio testimone del nostro tempo e della nostra storia”. Tra le parole troviamo: distanziamento sociale, lockdown, cucinata, fooding. Fin qui tutto “normale”, poi continuo a curiosare e scopro che c’è anche carnettista. Mentre scrivo questo articolo, il correttore automatico di bozze mi segnala il termine con quel fastidiosissimo zig zag rosso. Direziono la freccia del mouse sulla parola, sono curiosa di leggere le alternative suggerite. Tasto destro e compaiono: cornettista, quartettista, clarinettista. Sorrido.

A dire il vero io pensavo che carnettista facesse già parte del vocabolario italiano, come neologismo derivante dal francese Carnet de Voyage. Incuriosita ho fatto qualche ricerca, scoprendo che anche il dizionario Zingarelli ha introdotto questa parola solo nel recente 2020, con questa definizione:

Mi sono sforzata di cercare un termine alternativo, più comune e conosciuto, ma non l’ho trovato. Più lo cercavo, più mi convincevo che carnettista fosse il termine più esaustivo, perché lo stesso diario di viaggio ha tutto un altro sapore se citato con il francese Carnet de Voyage.

Ho rivolto uno sguardo nostalgico verso quella scatola di legno piena di taccuini, dove in questi due anni di distanziamento sociale mi sono rifugiata per sognare di tanto in tanto. Ho trovato più semplice spiegare chi è il carnettista, partendo da ciò che non è.

Il carnettista scrive, scrive molto, ma non è necessariamente uno scrittore. Può scrivere pagine intere di riflessioni, così come appunti sparsi sotto forma di parole chiave; lo fa per se stesso, con una forma che ricorda molto il diario e la scrittura introspettiva.

Il carnettista osserva paesaggi e contesti, li ferma su carta con disegni e bozzetti, ma non è necessariamente un illustratore. Utilizza lo schizzo al pari della parola, per prendere appunti, ma in modo più immediato.

Il carnettista focalizza una scena, mette a fuoco un soggetto, comunica con le immagini, ma non è necessariamente un fotografo.

Il carnettista è un viaggiatore lento, uno di quelli che entra in contatto con i luoghi, che non cerca il locale cool, ma uno con un buon caffè e magari una bella vista sulla piazza; è quel viaggiatore che ad un certo punto apre il suo blocchetto e studia l’ambiente intorno. E quel luogo non deve essere per forza dall’altra parte del mondo, ma magari è il borgo accanto. Il carnettista è curioso, colleziona ricordi ed elabora un proprio punto di vista sulle esperienze. La scrittura, il disegno e la fotografia sono alcune delle forme di espressione; il modo di elaborarli descrive la sua personalità.

Infine, ad affinare l’identikit del vero carnettista, c’è la scelta accurata del suo fedele compagno di viaggio: il taccuino. Ma questa è un’altra storia.

” Le persone non fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone”

JOHN ERNST STEINBECK

 

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