La Val Trebbia e il territorio piacentino, dalle passeggiate alle illustrazioni di Andrea Ambrogio

In maniera del tutto singolare ho scoperto una nuova area immersa nel verde, di cui avevo sentito parlare pochissimo essendo una meta poco turistica. Qualche giorno fa, navigando sui social, mi sono apparse le illustrazioni dell’artista Andrea Ambrogio, ed è stato in quel momento che ho deciso di partecipare all’inaugurazione della sua mostra a Rivergaro, in provincia di Piacenza. In quell’occasione ho visitato per la prima volta la Val Trebbia e me ne sono innamorata.

Scorcio del centro storico di Rivergaro

Gli acquerelli di Andrea, disposti in maniera ordinata ed essenziale, mi hanno incuriosita a visitare con i miei occhi questa terra; le passeggiate lungo le rive del fiume mi hanno fatto desiderare di ritornare.

L’inaugurazione della mostra “Con tutta la Natura che Posso” si è tenuta il 14 Settembre scorso all’Auditorium Casa del Popolo di Rivergaro. Nelle rappresentazioni realistiche della natura, le raffigurazioni del territorio piacentino si alternano a quelle di altre regioni italiane, tra cui alcuni scorci toscani. Oltre ai panorami, non mancano illustrazioni ad acquerello e schizzi di soggetti floreali e animali, dove la ricerca del dettaglio è davvero attenta. Tra i soggetti più presenti ci sono primule, orchidee, uccelli e serpenti, con un preciso studio dei toni colore.

Uno scorcio lungo il fiume Trebbia

Avete tempo fino alla fine di Settembre 2019 per visitare la mostra e conoscere l’espressione artistica di Andrea Ambrogio, artista e naturalista. Ma se volete conoscere meglio il territorio piacentino e allo stesso tempo amate l’arte, potete scoprire questa bellissima terra attraverso il Taccuino “Trebbia dalla Foce alle Sorgenti – un racconto di primavera”, dello stesso autore e presentato durante la mostra.

Attraverso pagine di parole e tratti, le riflessioni e le illustrazioni dell’autore si alternano dando vita ad un racconto spontaneo del territorio piacentino.

La costa del Trebbia, cosparsa di ciottoli bianchi e sabbia nera

LA NATURA PIACENTINA NEI TACCUINI DI UN ARTISTA

Andrea Ambrogio, durante un’intervista, confida di portare sempre con sè un binocolo, strumento indispensabile per poter osservare più da vicino la natura e coglierne i dettagli, che possono sfuggire ad occhio nudo.

Il verde è il colore predominante, quello su cui si svolge la maggior ricerca cromatica. “Tu sai sempre cosa aspettarti, ma ugualmente ti sorprende” dice Andrea a proposito della Natura.

Nel suo percorso artistico Natura e Pittura sono strettamente legate tra loro ed entrambe traspaiono nel racconto dell’autore, meticoloso nel descrivere a voce i percorsi delle passeggiate piacentine, così come nel cercare la giusta tonalità di verde, con la tecnica dell’acquerello.

La mostra “Con tutta la Natura che posso” è un invito a contemplare la Natura e a porsi qualche domanda in più sul nostro impatto nei suoi confronti. Il Taccuino, invece, è un invito a conoscere la Val Trebbia, questa immensa distesa dell’Appennino Italiano, ancora poco conosciuta.

Il Trebbia e le colline vicino a Bobbio

Mentre ascoltavo le parole di Andrea durante la presentazione del libro, sognavo ad occhi aperti le future passeggiate in questa valle, che vorrei conoscere meglio. Nel frattempo ho fatto una piccola escursione e me ne sono innamorata perdutamente.

Il Fiume Trebbia e l’acqua che riflette rocce e vegetazione

VAL TREBBIA, L’ESPRESSIONE DELLA NATURA PIACENTINA

Val Trebbia è una Valle Italiana estesa attraverso le regioni di Lombardia, Liguria ed Emilia Romagna, che trova la sua massima espressione di bellezza lungo le coste del Trebbia, nei pressi di Bobbio.

Formata dal fiume Trebbia, da cui prende anche il nome, dà origine ad una distesa di verde che la rende ideale per escursioni all’aria aperta. La Valle è interrotta da qualche piccolo borgo medievale e dalla presenza di disparati castelli, che arricchiscono il paesaggio e rendono la zona un perfetto connubio tra natura e cultura. 

Oggi la Valle è considerata una delle più incontaminate di tutto l’Appennino Italiano, ed è una meta di fuga dalla città per chi vive nelle zone di Genova, da cui nasce il fiume Trebbia, e per chi si allontana da Piacenza, Milano, Cremona e Pavia.

Le stradine dei borghi medievali, caratterizzate da mattoni a vista e vicoli stretti

Il periodo migliore dell’anno per visitarla è quello che va da Maggio a Giugno, grazie alla fioritura dei fiori, principalmente le orchidee. Ma anche i mesi estivi, fino alle calde giornate di Settembre, permettono di godere appieno dell’aria rinfrescante e pulita. Lungo il fiume, infatti, è facile incontrare lunghe aree di acqua cristallina dal fondale medio basso, che danno vita a vere e proprie spiaggette caratterizzate da sassi bianchi e sabbia nera.

Le acque del fiume Trebbia, a tratti mosse dalle correnti

La visita in Val Trebbia è suggestiva soprattutto per i panorami e i colori che offre: molteplici sfumature di verde. Il fiume, in una giornata soleggiata, riflette i colori della natura al di sopra dell’acqua, diventando una vera e propria lastra specchiata. La distanza dei centri abitati fa si che le acque siano cristalline e limpide, mentre l’assenza di grandi chioschi conserva l’aspetto spontaneo e incontaminato di questa zona.

Forse la leggenda tramandata è storia vera: lo sapete che Hemingway parlò nei suoi diari di questa Valle come “la più bella del Mondo”?

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