Per me ogni viaggio inizia dalla scelta del taccuino. Proprio qui appunto tutte le informazioni sulla nuova meta: note su libri e recensioni, ritagli di articoli delle riviste che amo leggere, appuntamenti da non perdere, budget e date. L’esperienza del viaggio, poi, contribuisce a riempire le pagine successive di ricordi.
Ogni avventura ha avuto il suo personale compagno: per il mio week end a Bruxelles ho scelto una Moleskine della serie Quaderni Cahier, mentre tutte le mie avventure in Spagna sono racchiuse in un taccuino Cordenons.
Attribuendo un valore così importante a questo oggetto, riservo sempre molta cura nella selezione della carta e del numero di fogli, ma soprattutto nella scelta della sua struttura.
Con questo post vi parlo proprio di questo piccolo, ma essenziale dettaglio, che distingue un taccuino da un altro: la rilegatura, termine usato per indicare il metodo con cui sono unite le pagine tra di loro.
Esistono principalmente 3 tipi di rilegatura, ognuno con dei pro e dei contro, da tenere in considerazione per scegliere il taccuino perfetto per ogni viaggio.
Per chi è già pratico di editoria e legatoria, ho completato l’articolo con la segnalazione di aziende che producono taccuini, per ogni tipo di rilegatura. Consigliatemi anche voi altri brand, commentando o scrivendomi nella sezione contatti.
RILEGATURA A PUNTO METALLICO
E’ conosciuta anche come rilegatura Punto Sella e viene realizzata usando dei fogli ripiegati in due e uniti al centro con dei punti metallici. In questo modo ogni foglio ripiegato genera 4 pagine, in gergo tecnico chiamate quartine. In genere il punto metallico ha solo la funzione di unire le pagine (questo assemblaggio viene chiamato incarto), ma usando un punto metallico omega (con un piccolo occhiello esterno) è possibile realizzare dei taccuini facilmente archiviabili in un raccoglitore ad anelli.
I taccuini con questa rilegatura sono particolarmente pratici da portare in viaggio, ma hanno un limite sul numero di pagine. In genere più alta è la grammatura della carta usata, più basso è il numero di pagine che si possono rilegare.
I taccuini con queste caratteristiche sono perfetti per gli sketchers che usano semplicemente matite e penne (anche stilografiche) per le quali non sono necessarie carte molto spesse, come invece accade per gli acquerellisti.
Tra i taccuini con questa rilegatura trovate: una selezione di più formati da Muji e The Zucchi Collection of Antique Handblocks.
RILEGATURA A SPIRALE
La rilegatura a spirale, spesso considerata meno preziosa di altre, resta la più comoda e pratica per i taccuini di viaggio. Il perché è semplice: è infatti possibile maneggiare la singola pagina in qualsiasi posizione voi scriviate, ripiegandola fino a 360°. Con questa rilegatura i fogli vengono forati lungo il dorso, poi successivamente sono uniti tra loro tramite una spirale metallica o in plastica. Questa rilegatura è in grado di ospitare più pagine rispetto a quella con punto metallico.
Oltre alle selezioni di taccuini da Muji e Tiger, trovate sketchbook molto economici firmati Fabriano, Canson, Daler Rowney.
RILEGATURA A CALDO
In gergo tecnico questa rilegatura è conosciuta anche come brossura e tra tutte è quella più pregiata e resistente, oltre a richiedere più tempo per la realizzazione. Ci sono 2 principali tipi di brossura: fresata o cucita. In entrambi i casi il dorso del taccuino ha uno spessore importante, in grado di accogliere molte pagine.
La brossura fresata, chiamata anche grecata, è la più economica tra le rilegature a caldo, ma anche la meno resistente perché, dopo varie aperture dell’impaginato, le pagine rischiano di staccarsi. Sul dorso, creato dalle pagine da raggruppare, vengono praticate delle incisioni con una fresa e successivamente viene stesa della colla a caldo. Questa, una volta raffreddata, blocca le pagine e crea una sorta di base su cui sfogliarle. La fresa rende il dorso più irregolare e la colla potrà penetrare meglio, rendendo la rilegatura più resistente. Una delle applicazioni più comuni di questo tipo di rilegatura è senz’altro il libro.
La brossura cucita a filo refe, invece, è una delle più resistenti, ma anche più costose. Il passaggio di stesura della colla a caldo sul dorso avviene solo dopo aver legato tra loro diverse sequenze ordinate di fogli piegati (segnature), precedentemente legate singolarmente. Il filo utilizzato per questa rilegatura può essere di cotone, canapa o sintetico.
Questo tipo di rilegatura risulta molto preziosa e dona un’aria professionale a qualsiasi taccuino. Tuttavia non è sempre comoda per chi disegna e la sua praticità è data dal giusto abbinamento di carta (grammatura) e copertina (rigida o opaca).
Tra i migliori taccuini con questa rilegatura trovate ampia scelta da: Moleskine, Leuchtturm, Legami.
Io uso di tutto: dai semplici taccuini promozionali di qualche cartiera, come Cordenons e Fedrigoni, a quelli più preziosi rilegati e cuciti a mano. Il taccuino perfetto è quello che si adatta al viaggio e a ciò che custodirà.
Se avete in mente di incollare ritagli, foto e cartoline, orientatevi su un bel taccuino a spirale, che subirà meno “deformazioni” all’aumentare dello spessore. Mentre per viaggi lunghi e avventurosi è sempre preferibile un taccuino resistente come quelli realizzati con brossura e copertine rigide e resistenti.
Qual è la vostra scelta? Preferite la praticità di uno sketchbook a spirale o la preziosità di un taccuino vintage con una bella brossura?