Sono un’ottima compagnia quindi meritano di essere menzionati. Sto parlando di quei 3 oggetti che non mancano mai nella mia top list prima di una nuova avventura on the road.
La mappa cartacea
Sono affezionata alla carta e prima di affidarmi ai dispositivi digitali perlustro tutte le librerie ed edicole per cercare la mappa cartacea della città che visiterò. Risparmio sulla batteria del cellulare e ho piena libertà di perdermi per le vie. Avere infatti uno strumento come la mappa cartacea mi da sicurezza e fiducia nelle vie sconosciute, molto più che affidandomi ad un dispositivo digitale che lavora per me.
Insomma anche se siamo in vacanza, ma non dobbiamo spegnere completamente il cervello. Inutile dirvi, inoltre, che perdere qualche diottria alla ricerca di una via sulla mappa aumenta la capacità di orientamento e sicuramente fa entrare in sintonia con la città che visitiamo.
Tornati a casa potremmo veramente dire di aver esplorato un posto nuovo.
Il taccuino
Nel tempo ho riempito almeno una ventina di taccuini di viaggio. Dentro ci ho messo di tutto: racconti scritti, disegni abbozzati, ritagli di volantini, scontrini, biglietti aerei …
Un intero ripiano della libreria è dedicato a loro, fedeli compagni di viaggio. Mi hanno confortata durante i ritardi dei voli in aeroporto, nella fila d’attesa per l’ingresso ai musei, al ristorante quando ho viaggiato in solitaria.
Una volta ho rinunciato ad un paio di ciabatte in valigia pur di mettere un taccuino e una scatola di watercolors. Vi consiglio di non farlo, perché poi mi sono raffreddata a furia di camminare scalza per una settimana.
Il taccuino è un caro amico anche quando tornate dal viaggio e sarà pronto a farvi rivivere le vecchie emozioni ogni volta che lo sfoglierete tra le mani.
La macchina fotografica compatta
Non sono un’esperta di fotografia, ma mi piace conservare dei ricordi di qualità. Per questo motivo non mi accontento delle foto scattate dal telefono cellulare, che poi si scarica, quindi meglio lasciarlo al ruolo per cui è nato: comunicare a distanza!
Io preferisco la compatta, piuttosto che una reflex, perché, oltre a non essere una professionista ( e non voglio sembrarlo), è molto più pratica da trasportare, soprattutto durante viaggi avventurosi che richiedono intere giornate all’aperto.
Un consiglio che posso darvi, talmente banale che non è così ovvio, è quello di scaricare sempre la memoria del dispositivo prima di partire per un nuovo viaggio. Meglio non perdere le foto di altre esperienze, che saranno più al sicuro archiviate sul nostro PC a casa.
“Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi”.(anonimo)